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VALENTINA VOLPENTESTA

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Valentina Volpentesta nasce in Calabria nel 1983 quando in radio dominava la classifica “Spiagge” di Renato Zero, non a caso è una sorcina sfegatata.
Da bambina i suoi giochi erano prettamente strumenti musicali.
La musica è stata la sua migliore compagna di giochi diventando nel tempo la sua più fedele amica.
Crescendo ha scoperto anche il dono della scrittura che le ha permesso e le permette tuttora di esprimere al meglio la sua vera natura.
Voce potente e ricca, un timbro tutto suo che fa sì che si riconosca in mezzo a tanti. La capacità che ha di arrivare ed entrare dritta alle persone è la sua chiave vincente.
Difficile non andare d’accordo con lei, si distingue per la sua originalità, è amichevole, altruista e ama la libertà in tutte le sue forme.
Per ciò che concerne le sue partecipazioni lavorative, nel corso degli anni si è resa protagonista di una continua evoluzione musicale aprendo concerti di molteplici artisti: Gatto Panceri, Daniele Groff, Drupi, Edoardo Bennato, Gerardina Trovato, Don Backy, Lena Biolcati, Audio 2, Wilma Goich. Ha partecipato a Masterclass con professionisti come Bungaro, Mariella Nava, Mario Rosini, Giuseppe Anastasi. È stata voluta da uno degli artisti più apprezzati del mondo del cantautorato italiano, come sua corista, parliamo di Aleandro Baldi. 
In ultimo, ha voluto mettersi in gioco, cimentandosi e prendendo parte a prestigiosi concorsi canori, per citarne qualcuno: Premio Mia Martini, Casa Sanremo live box, Premio Lucio Dalla.

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Valentina Volpentesta
Forse non è andato tutto perso

forse non e' andato tutto perso

La fantasia della notte
pensieri dentro fanno a botte
avrei voluto camminare ancora scalza
avrei voluto stringerti più forte
Sarà che non è mai abbastanza il tempo
per maturare ed essere migliori
sarà che ho avuto troppe delusioni
e non ho dato spazio alle ambizioni

Ma forse, non è andato tutto perso
ho costruito case di ricordi
ma non per piangerci e pensarci ancora
solo per migliorarmi e dare amore
e se la sofferenza rende più cattivi
è sprecata e non ha confini
ti seppellisci con le tue stesse mani
e dalla felicità ti allontani.

Lasciatemi restare tra le braccia
Di un sogno che non lascia traccia
Metà della mia anima ancora respira
L’altra metà si è sciolta con la neve

Ma forse, non è andato tutto perso
ho costruito case di ricordi
ma non per piangerci e pensarci ancora
solo per migliorarmi e dare amore
e se la sofferenza rende più cattivi
è sprecata e non ha confini
ti seppellisci con le tue stesse mani
e dalla felicità ti allontani.

PaKo
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