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MICHELE DE MARTIIS

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Michele De Martiis nasce ad Ancona il 9 Maggio del 1975.
Musicalmente cresciuto e formato da autodidatta, i primi approcci con il palcoscenico avvengono durante le serate di pianobar animate nei locali di provincia.
Incontri e confronti musicali lo aiutano a sviluppare uno stile di scrittura molto personale e riconoscibile, fino a misurarsi per tre volte con il Festival Musicultura, sia come autore che come cantautore, qualificandosi per le audizioni live.
Nel corso degli ultimi anni scrive e compone diversi brani, tutti capaci di affrontare il tema dei sentimenti e delle relazioni umane in modo originale e disincantato.
Sono ritratti di esperienze personali affrontati con una musicalità diretta, grazie ad un approccio che parte sempre dalla sua voce ed un semplice riff di chitarra.
Nel corso del 2019 matura l’idea di produrre un album, progetto che si concretizza grazie al compositore e produttore anconetano Raffaele Petrucci.

Il singolo di esordio, “La Cartolina”, pubblicato il 15 Gennaio 2021, racconta l’urgenza della vita, lo scorrere del tempo, il cappio delle aspettative. “Maledetta paura”, “Il cuore ha paura” e “Siamo il seme” sono i brani successivi. 

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MICHELE DE MARTIIS
L'al di là delle favole

l'al di là delle favole

Vorrei riuscire a dire che sei morta senza piangere       

E invece la parola stessa oggi mi è impossibile

Vorrei poterti stringere o pensare senza accorgermi

Che tutto è ormai passato e nulla può proteggermi

Vorrei rinunciare senza remore e ricatti

Ridere di gusto e ricordarti nei ritratti

Quelli che scrivevo e che vorrei scriverti ancora

Come ogni notte, ogni mattina, oggi come allora

Certo che è difficile, è codardo ed è anche ipocrita

Crederti presente, in ogni cosa e in ogni niente

Certo che l'amore è tutto l'essere e perdona

Ma se non ci sei la mia condanna già risuona

Tornami a chiamare con le lettere e le ortiche

Torna quando è buio anche se dormo con le amiche

Perché c'è bisogno o anche solo per difetto

Perché resto solo e non so stare solo a letto

 

Torna, al di là delle nuvole, l'al di là delle favole

Ad occhi schiusi per credere, in te in te in te in te

 

Vorrei ancora giorni, ricorrenze e anniversari

Per tutti i fiori che ho già preso a te ed ai tuoi cari

Vorrei ancora tasche e poi cassetti e ripostigli

Per tutti i miei biglietti, i miei ti amo, i tuoi sbadigli

Eppure non è amaro questo calice di fiele

È tutto e il suo contrario e mi ricorda che conviene

Decidere di fare più che omettere e negare

Che l'essere è vitale non è un santo senza errore

Per questo ancora vivi e sei qui dentro questo petto

Perché di me, di te, di noi e del vivere ho rispetto

E quando sarà il tempo mio io ti tenderò la mano

Respirerò il profumo e non rinnegherò che io amo

 

Torna, al di là delle nuvole, l'al di là delle favole

Ad occhi schiusi per credere, in te in te in te in te

PaKo
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