Lui è SteP (alias Stefano Passeggio) nato a Napoli, non distante dai vicoli dove si è formato il grande Pino Daniele.

E’ cresciuto e ha vissuto a Roma fin da piccolo, a 11 anni ha avuto la fortuna di imbattersi in una chitarra e da quel momento ha iniziato una nuova vita.

Ha studiato da autodidatta, con l'aiuto di figure semi professionali, dedicando molto tempo a suonare ed esercitarsi. La chitarra lo ha aiutato in tanti momenti difficili della sua vita... quando suona entra in un altro mondo, dimenticando tutto e le note riempiono ogni angolo del corpo.

Arriva il periodo del gruppo e dei live e nel frattempo con il supporto di altri musicisti compone il suo primo brano strumentale, erano i tempi dei registratori multi-traccia, poi tra famiglia, lavoro e vari impegni spingono SteP a mettere la chitarra in disparte, come se le avesse voluto dire: "prendiamoci un momento di pausa".
La pausa dura molti anni, ma nel frattempo la tecnologia avanza e lui si avvicina alle testiere, attratto da ciò che permettono di fare

interfacciandosi con un computer, poi qualche anno dopo un amico gli ricorda il suo primo amore dicendogli: "ehi ma tu non suonavi la chitarra?" e da allora è rinata la passione come se fosse passato un solo istante.
Finalmente ricomincia a comporre, registrare, arrangiare, produrre e pubblicare i suoi brani. Si definisce uno sperimentatore, la musica gli piace tutta quindi non ha un genere predefinito.
Il primo brano è stato "Tweet" che è il rifacimento in digitale del brano registrato sul supporto a nastro di molti anni prima. Tutto ciò che pubblica viene creato in "home recording" facendo tutto da solo, anche la parte di sax, strumento a cui si è approcciato da poco, nell'inedito "Elephants".

L'ultimo brano da poco pubblicato è "Step down" il primo ad avere anche un testo e quindi una voce, frutto di una collaborazione con una brava cantante.

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"Ho ancora molto da studiare e sperimentare ma amo questa nuova opportunità di fare musica indipendente, di avere la possibilità di far ascoltare al prossimo ciò che esce dalle mie dita e dai miei strumenti. Il mio obiettivo è di emozionare chi mi ascolta (sperando che siano sempre di più) ma anche di mettermi in gioco

collaborando con altri artisti perché la verità è che io amo immergermi nel suono. Anzi è già passato troppo tempo, scusate, vado a mettermi le cuffie e..."