AL VOX
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Alberto Lupia, in arte Al Vox, nasce a Genova il 02/02/1992
Dopo varie esperienze passate, fonda in qualità di autore e compositore, adottando le tematiche psicologiche tutt'oggi presenti, la fortunata band "Blind Carnival" con grandi concerti alle spalle.
In poco tempo tirarono su un repertorio tra Canzoni inedite e cover che gli ha permesso concerti in tutta la Liguria, ma anche la partecipazione a Goa-Boa, una delle più importanti manifestazioni musicali. Apertura ai "Sud-Sound-System" e Tonino Carotone. Il disco, una volta inciso e masterizzato negli studi di Andrea Anzaldi (Al tempo il "Creative Studio") esce su Rockit, come prima band liceale genovese ad uscire su
un portale così esclusivo, il 2/2/2011 dal titolo "Anatema".
Nel 2013 Al Vox inizia la sua carriera da solista. La sua prima esperienza è stata con Francesco Baccini in duetto con "Bocca di Rosa" di Fabrizio De Andrè. In seguito verrà chiamato dagli EXTRA (Gruppo formato da Bernardo Lanzetti e Bassista Andrea Anzaldi
più altri ex membri delle Orme) per un live al "Teatro Gilberto Govi". Nell'estate 2019 suonerà con Fulminacci a Sarzana.
Al Vox aveva già annunciato sui social che il giorno del suo trentesimo compleanno sarebbe uscito un nuovo disco e, dopo una lunga esperienza verrà contattato dalla PaKo Music Records, etichetta Milanese, che deciderà di occuparsi dei nuovi lavori del cantante e molto di più, tra cui "Il Giullare" e "Autodipendenza".
releases
Al Vox
Il Giullare
IL GIULLARE
"Fate largo al Giullare che allieta le giornate Triste piange dentro un sorriso
Strappa ad ogni viso
Seppur deriso.
Colori fatiscenti
Tra borghesi e decadenti,
Non per soldi o ipocrisia,
Malavoglia di Anarchia
Tra un bicchiere e l'altro,
Tra nuvole dipinte,
A stento lo si ascolta, ma
Il Giullare si esibisce.
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno,
Figli da un sangue
Consacrato nobilmente,
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno!
Il Giullare è triste,
Ma stasera si esibisce.
E finché la notte durerà
Lui le stelle declamerà,
La luce in effetti è opaca,
Filtrata da timide coperte,
Anche quelle costano troppo
E di via la mia dignità.
Per un granello di pane,
Per uno spicchio di sole,
Non ne voglio più e io
Crollo... Giù...
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno,
Figli da un sangue
Consacrato nobilmente,
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno!
Il Giullare è triste,
Ma stasera si esibisce
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno!
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno!
Le campane sta suonando
Stonate disperate
Accorrete O Voi!
Figli di Nessuno!
Il Giullare è triste,
Ma stasera
È l'ultima sera
Che si esibisce."
Presentazione Al Vox
Al Vox
Autodipendenza
autodipendenza
Quando stai crescendo
Ottieni dei bisogni
Né primari
Né neccessari
Perché la vita
L'hai vissuta,
O almeno lo credi,
Hai bisogno di evasione,
La famiglia è una prigione
E preferisci un burrone.
Quello che dico io
È che la gente,
Dopo i primi divertimenti,
Si stanca dei lamenti
Per la noia che inflitta
E anche un po' io,
Per gentile concessione,
Ammetto l'evasione.
Autodipendenza Tossica
Vedo la gente dentro ad un tunnel.
Io ci sono e non sono in disparte,
Fosse antidepressivo
Starei meglio e non così passivo.
Può essere frutto
Di problemi svariati,
Mai risolti o peggio tralasciati
Oppure per noia, per divertirsi,
Per render divertente
Anche fare il niente.
E poi è conseguente
Un problema insistente
Perché l'erba leggera
Per alcuni non basta,
E l'evasione
Diventa un'ossessione,
Che brucia e ribrucia,
È troppo tardi!
Autodipendenza Tossica
Vedo la gente dentro ad un tunnel.
Io ci sono e non sono in disparte,
Fosse antidepressivo
Starei meglio e non così passivo.
Sto attraversando un momento
In cui se non avessi la poesia
Sarei finito nell'isteria,
Metamorfosi della pazzia.
Chi vuol esser lieto sia
Chi vuol esser lieto sia
Del domani non c'è certezza.
Al Vox
Astrolove - Trenta
ASTROLOVE
Astrolove
sto sulla luna, fluttuo
sopra le nubi.
Astrolove
sto sulla luna, fluttuo
sopra le nubi,
dimmi chi sono,
sono un alieno,
sono un outsider, ne sono fiero!
I demoni son sempre presenti, la chiave è non ascoltarli
o esorcizzarli
o esorcizzarli
o esorcizzarli
Astrolove
sto sulla luna, fluttuo
sopra le nubi,
Astrolove
sto sulla luna, fluttuo
sopra le nubi,
dimmi chi sono,
sono un alieno,
sono un outsider, ne sono fiero,
dimmi chi sono,
sono un alieno,
sono un outsider, ne sono fiero.
Lascia che tutto finisca,
un quieto dolce addio
un'ermetica forma d'amore che vale più d'ogni fiore.
Astrolove
sto sulla luna, fluttuo
sopra le nubi,
Astrolove
sto sulla luna, fluttuo
sopra le nubi,
dimmi chi sono,
sono un alieno,
sono un outsider ne sono fiero,
dimmi chi sono, sono un alieno,
sono un outsider ne sono fiero.
Al Vox
NoEasy
IL MIO NOME
E' NESSUNO
Outsider, Freak, Sociopatia
non v'è alcuna malattia.
Chissà dello stigma,
ma tu non cadere,
Ti ho stretto la mano
e sono pronto a farlo ancora,
ma credo tu abbia ben imparato
ad essere fiero che inseguire una corrente
che non t'appartiene, che non coinvolge,
Perché seguirla? Questa si è Sociofollia,
Sociofollia, Sociofollia.
Il mio nome è Nessuno,
forse qualcuno capirà
che non importa il nome.
Siamo tutti umani o no?
Siamo tutti umani o no?
Siamo tutti umani o no?
Seppur ancor non capisca
perché ricordare Auschwitz invece
che la storia intera, così brutale
i regali di Natale,
ricordate il bene famigliare.
San Valentino io ti amo sempre,
perché ricordarlo?
Te lo dirò ancora
se non mi porti odio.
Inutile rapporti esclusivi,
imparate dai bambini
e non insegnate la morale
dei padri ancora oggi stagna,
sistematica e autoritaria,
che fa solo imparare
a fare del male
se gli è fatto del male
è un’ingiustizia ancora esistente
che non si può che annunciare
almeno in questa canzone.
Il mio nome è Nessuno,
forse qualcuno capirà
che non importa il nome.
Siamo tutti umani o no?
Siamo tutti umani o no?
Siamo tutti umani o no?
Ti rialzerò per ogni volta che vorrai.
Ti rialzerò. Ti rialzerò
se non mi porti odio
perché di te ho parlato.
FELICED'ESSERCANE
Si può avere un lato oscuro,
ma tanto bello è
condividere a volte
il piacere del piacere.
Qualcosa che si è sfiorato,
ma non per questo
non provato,
disillusione ne ho parlato,
ora fin troppo e mi sento un cane,
che t'ama per una carezza,
che t'ama per un abbraccio
E io sono felice,
e io ne sono felice.
Felice d'esser cane,
non ti dico niente
dico solo ''Bau'',
ma non per far paura,
assaporo il tuo viso
e spero in un sorriso.
Felice d'esser cane,
non ti dico niente
dico solo ''Bau'',
ma non per far paura,
assaporo il tuo viso
e spero in un sorriso.
La Susy che giocava,
come mai dimenticarla,
ma ora in suo onore,
incido questa canzone.
Il profumo del mare
che riconduce al gioco
di un bambino in ventre,
che una volta uscito,
urla al mondo intero
che lui esiste davvero.
Felice d'esser cane,
non ti dico niente
dico solo ''Bau'',
ma non per far paura,
assaporo il tuo viso
e spero in un sorriso.
Felice d'esser cane,
non ti dico niente
dico solo ''Bau'',
ma non per far paura,
assaporo il tuo viso
e spero in un sorriso.
Al Vox
Pinocchio e il requiem quotidiano
Requiem for the world
Tu sei leggermente
Tu sei leggermente
Un po' egoista
Pensi solo ai like
Pensi che tutto
Giri intorno a quello
E purtroppo un giorno dirai
Cazzo ho perso tutto
Inutile che curi l'immagine
Cura la tua anima secondo quella
Le persone ti ameranno per come sei
Non per cosa mostri
Non sei un mostro
Capirai che è l'unica via
Per vivere in quest'epoca digitale
Comandati computer
Che rendono schiavi chi è già schiavo di per sé
Dalla propria uscita magari di emergenza
Il disastro non è solo nell'aria
Le bombe cominciano ad affogare
Tra persone che cercano fiori
In mezzo a terre in sale
Ma con sale in testa
Questo gli basta?
Ma con speranza
Speriamo sia una sola sostanza
Requiem for the world
Requiem for all
Requiem for all of us
Requiem Enough
Requiem for the world
Requiem for all
Requiem Enough
Requiem for all of us
For the world
For all
For all of us
Requiem enough
For the world
For all
Enough
For the World for all Enough
Requiem for the world
Requiem for all
Requiem for all of us
Requiem Enough
Requiem for the world
Requiem for all
Requiem for all of us
Requiem Enough
elettropinocchio
Mangia mangia fuoco
Ora mangia informatico,
Ha rubato l'idea di Geppy
Ha un suo bamborobot.
Spettacoli ogni giorno
Davanti ai centri di Tokyo
La scienza che lo osannava
Ogni parte del mondo
Calcava col burattino
Tanto robot a suo comando
Quanto mica scemo e forse più furbo.
Ori che cadono dal cielo
Va bene, Pinocchio se ne stava
Ma mangia fuoco mangia fuoco
Sa mangiare la meccanica?
Domanda da porsi
Perché tempo di opporsi,
Guadagna guadagna su me.
Ma tanto il tempo cambia
Per tutti e quindi per me
E alla fine suo comando
Non servi più a nulla.
Tutto era scadente
Chi più lo osannava?
Anzi era il burattino
Quello osannato.
Mangia fuoco chissà
Se ne mangia ancora
Persa credibilità
Perso averi e avarizia
Se ne gode in scienza
Il finto burattino.