Grossover
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Grossover, all’anagrafe Piergiorgio Grosso, si avvicina al Rap ascoltando il brano “Int’o Rione” dei Co’Sang, dei quali nell’estate 2016 ha avuto l’onore di aprire un concerto di Luché, uno dei suoi ex componenti, nella tappa calabrese del “Malammore Tour”. La sua passione per il Rap gli ha dato importanti soddisfazioni: in primo luogo la vittoria nel concorso “Un brano contro le mafie 2016” promosso dalla Regione Lazio (che ha avuto in giuria artisti del calibro di Luca Barbarossa, Carmen Consoli, Piotta, Nicky Nicolai, Stefano Di Battista…), con il suo inedito “Italia Libera”; trionfo che gli ha concesso l’invito come ospite (insieme a volti noti come Francesco Pannofino, Kasia Smutniak e Alessandro Borghi), all'Auditorium Parco della Musica di Roma dell'evento conclusivo di “Cinema e storia” e “Cinema e società”, tenutosi il 27 maggio 2016 e presentato dal regista Massimiliano Bruno. Dopo aver preso parte 2 anni prima all’opera teatrale “Vesevus Camorra Pulp/Camorra Show” di Gennaro Francione, nel febbraio 2017 partecipa a “Il sogno di Clio”, scritto dallo stesso autore, entrando nella compagnia “Carmen Morello”, con la quale ha debuttato al Salone Margherita il 4 giugno 2017. Il 16 maggio 2017 è stato ospite, con un brano sul femminicidio, insieme a personaggi stimati come il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e l’ avv.ssa Lucia Annibali, al Convegno sulla violenza di genere “Dai voce al suo silenzio”, tenutosi presso l’Hotel Antonella di Pomezia e presentato da Rossella Brescia. Maggio 2018 inizia subito alla grande per Grossover: è uno dei cantanti invitati ad esibirsi per il concerto del primo maggio a Latina, condividendo la serata con Antonio Maggio, Amara ed altri artisti, mentre dall’11 al 13 è il rapper della tappa romana al Teatro Vascello del concerto “Ritorni” di Roberto Sinagoga. Il 29 giugno 2018 esce su tutti i digital store il suo primo EP “Depre”, contenente anche “Paradise”, canzone di cui è stato realizzato anche un videoclip ufficiale pubblicato su YouTube. Il 30 settembre 2018 canta sul palco del Porto Turistico di Roma per l’evento #OSTIASIAMONOI, organizzato dall’associazione antimafia “NOI” di Federica Angeli, assieme a Big della musica italiana come Fabrizio Moro, Nek, Amara, Giovanni Caccamo e Skuba Libre, con cui si esibisce in duetto.
releases
Grossover - Immigratitudine
feat. Skuba Libre
immigratitudine
Grossover:
Il colore della pelle non quantifica un quoziente intellettivo
Chi lo critica ha avuto un passato diseducativo
Se gli attacchi verbali son sinonimo d'ignoranza
Quelli fisici sono un’illogica devianza!
Se la Francia non avesse extracomunitari:
Può darsi, non avrebbe vinto i Mondiali
Ma se gli africani non si fossero uniti agli americani
Non avremmo il Jazz e il Blues tra i generi musicali!
Se non vuoi che fuori tu sia uno straniero
Qui non devi vederlo come un alieno
In questo campo di fiori variopinti, credo
Che da bianco e nero nasca l'arcobaleno!
Ohohoh
L'arcobaleno
Ouwo Ouwo
Chiedo l’attenzione degli imprenditori:
I flussi di cassa sono negativi? La colpa non è dei flussi migratori!
L'Italia non mi rispecchia, se non rispetta
Gli uomini e li tratta come oggetti: Lampedusa e getta!
Tutti quanti siamo in grado di sbagliare:
Ma i loro reati qua non fanno un terzo del totale!
Tra le tante forme io sostengo che il patriottismo
Sia gridare: “Con lo scambio di culture mi arricchisco!”
Italia mia da una moltitudine
Di giorni ringrazio chi mi migliora, la chiamo “Immigratitudine”!
Non darmi del “Fuori di testa” per gli sbagli:
Ci vado prima che qualcuno me la tagli!
Ma alcuni trovano
Che un minuto di silenzio possa coprire le ore di urla di quel popolo
Gente che di cultura ha lacune
E crede che “Isis” e “Islam” siano uguali per 2 lettere in comune!
Se non vuoi che fuori tu sia uno straniero
Qui non devi vederlo come un alieno
In questo campo di fiori variopinti, credo
Che da bianco e nero nasca l'arcobaleno!
Ohohoh
L'arcobaleno
Ouwo Ouwo
Skuba Libre:
Io faccio parte della parte del mondo evoluta
Che ha preso con la forza l'altra parte e dopo se l'è rivenduta
Che ha messo dei confini e poi gli ha dato un nome
Soltanto per l'emozione di sentirsi chiamare “Padrone”
Io faccio parte della parte che sfrutta
Che li aiuta a casa loro, ma casa glie l'ha distrutta
Così convinta di avere ragione
Che se non c’è connessione non ha più un’opinione. (Eh)
Nel mio paese non accolgono nessuno
E se lo fanno è per qualche tornaconto
E perfino quando stai morendo in mare
Si domandano se c'è qualcosa sotto
E mentre l’Africa diventa una discarica
Con una ninna nanna cantata da un'arma carica
Noi difendiamo spiagge talmente italiane
Che i politici ci vanno a ballare in campagna elettorale
Se non vuoi che fuori tu sia uno straniero
Qui non devi vederlo come un alieno
In questo campo di fiori variopinti, credo
Che da bianco e nero nasca l'arcobaleno!
Nasca l'arcobaleno!
Ouwo Ouwo!