Oggi vogliamo parlare di un cantautore spagnolo amatissimo anche in Italia, scomparso poco tempo fa.
La nostra Chiara Feraco ci parlerà di lui, solo come lei sa fare. Grazie.
Oggi vogliamo parlarvi di Pau Donés. Uno dei cantautori spagnoli più amati in Italia, grazie alle tante hit lanciate con il suo gruppo, gli Jarabe De Palo.
Pau Donés Cirera nacque a Montanuy, in Aragona, l’11 ottobre 1966 sotto il segno della Bilancia. Cresciuto a Barcellona ma residente a Berlino, iniziò ad avvicinarsi alla musica da giovanissimo, a 12 anni, quando i genitori gli comprarono la sua prima chitarra.
Non so se l'avete notato, ma quando si regala uno strumento a un ragazzino, i casi sono due, o finisce in un angolo a prendere polvere o lo si prende in mano e si viene rapiti da quel suono che magicamente riesce a sprigionare.
Tanti grandi artisti hanno cominciato così, con uno strumento regalato. Infatti lui ne rimase rapito e a 15 anni formò il suo primo gruppo, insieme al fratello Marc, patito per la batteria.
Il suo primo gruppo si chiamava J. & Co Band. La stessa formazione più tardi cambiò nome in Dentaduras Postizas. Il successo si fece attendere, ma Pau ci credette fin dall’inizio e investì i soldi guadagnati lavorando in un’agenzia pubblicitaria per acquistare strumenti migliori.
La svolta della sua carriera arrivò però quando formò un nuovo gruppo, gli Jarabe De Palo. Dopo un po’ di rodaggio, sul finire del 1996 lanciarono un brano con influenze blues di grande livello, "La flaca"
Grazie a uno spot pubblicitario, riuscirono a ottenere un successo straordinario.
Da allora il gruppo divenne il più importante e famoso tra quelli del latin rock di provenienza spagnola. Specialmente in Italia, Pau ottenne un grandissimo successo, anche grazie a numerose collaborazioni con nostri artisti.
Nel 2009 per esempio duettò con i Nomadi nel brano "Lo specchio ti riflette". La sua collaborazione più famosa è però quella con i Modà. Pau affiancò infatti Kekko, nel brano "Come un pittore" e dopo in "Dove è sempre sole".
Vent'anni di grandi successi, ma poi un giorno, la triste notizia della sua malattia.
Un cancro al colon, che aveva deciso di combattere, lottando.
La sua voglia di vivere era così grande che gli permetteva di sopportare il dolore nella speranza che qualcosa di buono presto accadesse...Voleva vivere e non pensava alla morte. La vera morte era nel suo colon e se la portava addosso.
Il cancro, quando non ce l’hai, lo vedi come un mostro. Quando lo hai, lo vuoi solo combattere, e in un'intervista dichiarò che dedicava cinque minuti al giorno al pensiero, per il resto faceva altro....Viveva con ottimismo e senza perdere la sua incredibile voglia di andare avanti, costretto però a cessare l'attività del gruppo. In un toccante messaggio ai fan, disse:
"Questo non è un addio, o meglio, non solo. È anche e soprattutto un arrivederci. Come molti sapete, quest'anno ci fermiamo. Sono stati 20 anni connessi alla musica ed è giunto il momento di dedicarci ad altro. Mi vengono in mente tanti pensieri, tutte le cose buone che ci ha dato la musica, momenti incredibili e irripetibili che abbiamo vissuto e l'opportunità di vedere il nostro sogno diventare una professione. Abbiamo potuto condividere con voi tante canzoni, di diventare in qualche modo parte della colonna sonora della vostra vita e anche della nostra. La musica ci ha connesso in questi 20 anni per cui non potrò mai essere abbastanza grato, voi per noi siete stati un vero e proprio dono e ci mancherete tantissimo. Speriamo che il futuro sarà bello come gli ultimi venti anni, ma sappiamo già che ci mancheranno i live e soprattutto la vostra presenza. Voglio comunque dirvi che torneremo, questa è solo una piccola pausa. Non so quando, né come, ma torneremo. Non è un addio, ma un arrivederci, vi aspettiamo al nostro ritorno per essere di nuovo connessi. Ne approfitto per fare gli auguri per l'anno nuovo, spero sarà per tutti voi un anno fantastico. Siate felici, la vita è una e richiede la contingenza...dovete essere felici, qui e ora"
Un anno dopo con gioia annunciò di essere guarito, ma l'anno successivo venne colpito da una recidiva tumorale che lo costrinse a una lunga terapia chemioterapica.
Solo qualche settimana fa, aveva detto ai suoi tanti fan di essere pronto per tornare alla musica:
"Torno per incontrare la mia gente e restare per sempre qua. Torno, perché la musica è tornata di nuovo nella mia testa. Torno, perché è tempo di condividere ancora i nostri sentimenti, torno perché tornare su un palco è la sola cosa a cui penso, torno per essere quello che ho sempre voluto essere"
aveva detto in un video girato sul balcone di casa sua.
Era sicuro e sorridente, anche se dimagrito e indebolito dagli anni passati ad affrontare la malattia. Si era detto guarito da quel male, documentato sui suoi social, mostrando i progressi del suo recupero. Sembrava arrivato davvero il momento per tornare, ma le sue condizioni si sono di colpo aggravate per un'ulteriore recidiva della malattia.
Donés si è spento il 9 giugno 2020 all'età di 53 anni... ha lottato, ha lottato con tutto se stesso fino alla fine, ma quel mostro non l'ha voluto lasciare in vita, lo ha illuso più volte di aver vinto la sua battaglia ma alla fine se l'è portato via.
Una cosa è certa, ci ha portato via l'artista, ci ha portato via l'uomo, ma ciò che mai e poi mai ci porterà via, è la sua musica e il suo sorriso spontaneo, tutto questo, nessun male ce lo toglierà dalla nostra mente e dal nostro cuore.
Vi lasciamo con questo video "Depende" uno dei brani che amo di più di Pau.
"DIPENDE" versione italiana
Articolo meraviglioso, straordinario lui e stupende le due canzoni che avete messo.
Semplicemente Grazie