La recensione di oggi è stata scritta ormai, come di consuetudine da Massimo Comi. Oggi ci parlerà dell'inedito "Essere Umano" della band lodigiana, i TES. Massimo parlerà come sempre delle sue impressioni e delle sensazioni che gli ha fatto provare il brano.
La canzone colpisce subito l'orecchio dell'ascoltatore per la sua varietà: ci sono infatti delle strofe “acustiche”, in cui la voce viene accompagnata solamente da delle percussioni essenziali o da un lineare suono di tromba, c'è poi una parte completamente parlata senza sottofondo musicale e infine ci vengono offerti dei ritornelli in cui la sezione dei fiati prende corpo ed a cui viene affidato il messaggio principale della canzone.
Il protagonista del brano non si vergogna ad ammettere le proprie debolezze, così come a riconoscere che, alla fine, è un essere umano: per lui è un bene che riconosca questo fatto, e devo dire che questa sua affermazione mi trova d'accordo.
Ma è nello sviluppo dei ritornelli che viene presentato, come detto, il messaggio principale della canzone: non si può fare a meno dell'altro, solo facendo le cose insieme agli altri si può salvare il mondo ed essere pienamente accolti nella propria vita.
Devo dire che la parte delle strofe mi ha comunque colpito abbastanza: se devo fare un paragone, cito la canzone “More Than Words” degli Extreme, in cui il testo viene cantato solo con l'accompagnamento di una chitarra acustica e dal battito della mano destra sul corpo della chitarra stessa.
Mi ha colpito anche il passaggio, senza alcun preavviso, da questa parte “acustica” a quella parlata, nella quale si sovrappongono due voci, che cantano all'unisono le stesse parole.
L'andamento complessivo del brano è comunque sempre piuttosto compassato, con ritmi piuttosto lenti, che cullano e rilassano l'ascoltatore: l'idea che l'ascoltatore stesso si fa della canzone è secondo me quella di qualcosa che mette un'estrema serenità d'animo, una tranquillità ed una pacatezza, che magari non riesce a trovare nella vita di tutti i giorni, con i suoi ritmi frenetici.
Mi è piaciuto molto il messaggio che di cui “Essere Umano” si fa portatore, quello cioè che l'uomo, quando è solo, è solamente un essere umano ed è fortunato se riconosce di esserlo, mentre quando dà importanza alla presenza dell'altro le cose cambiano: il potere dell'unità è in grado di cambiare le cose, di rendere positivo ciò che ad un primo sguardo sembra negativo, di mutare le sorti dell'umanità e di farsi accogliere in modo pieno nella vita.
Ho riscontrato poi una certa qualità negli arrangiamenti, che mi sono sembrati piuttosto raffinati: lo sviluppo della canzone è pulito, lineare, senza artifizi od orpelli inutili. Tutto quello che è necessario è presente e non manca nulla per completare un brano che già di per sé risulta in possesso di tutti gli elementi necessari a comunicare ciò di cui vuole essere portatore.
Si tratta di una canzone delicata, per palati fini, che presenta una certa ricercatezza e raffinatezza nella linea melodica e viene cantata in modo estremamente calmo e rilassato, senza frenesie e senza l'accompagnamento di un numero esagerato di strumenti: ciò che è essenziale, è presente all'interno del brano e sono convinto che l'eventuale aggiunta di elementi integrativi toglierebbe al pezzo la sua spontaneità e la sua leggerezza.
Insomma, parliamo di un brano che riduce all'osso gli elementi sonori ed in cui il cantato ed il parlato la fanno da padrone: il testo assume in questo modo una rilevanza ancora maggiore, perché non viene mai sovrastato dalla musica.
Alcune volte, per comunicare in modo chiaro e netto un messaggio, non è necessaria una sovrabbondanza di strumenti e linee melodiche, ma è sufficiente la presenza di tre o quattro strumenti, collocati nel posto giusto all'interno della canzone stessa.
Credo che “Essere Umano” sia una valida dimostrazione di questo fatto e che debba essere ascoltata magari alla fine di una giornata particolarmente difficile o stressante, per ritrovare la pace e la serenità interiori.
La musica è magica anche per questo motivo: con l'essenzialità e la semplicità può cambiare il nostro modo di vedere le cose e di interagire con gli altri, rendendoci capaci di combattere per un mondo migliore e per una vita in grado di accogliere tutti.
Dobbiamo dire grazie ai TES per averci dato una testimonianza concreta di questa capacità insita nelle dodici note.
Tes - Essere Umano
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