L’intervista di oggi è a una band abruzzese. La loro musica è una fusione del brit rock tipico d’oltremanica con l’indie pop italiano, più morbido e delicato, così nascono i Metanoia.
L’intervista di oggi è a una band abruzzese. La loro musica è una fusione del brit rock tipico d’oltremanica con l’indie pop italiano, più morbido e delicato, così nascono i Metanoia.
Ciao ragazzi, è un piacere fare quattro chiacchiere con voi. Conosciamoci un po’.
- Presentatevi brevemente, raccontate a noi e ai nostri lettori chi sono i Metanoia.
Noi siamo 4 ragazzi abruzzesi, già la regione dovrebbe bastare per dire quanto siamo fighi, inoltre tentiamo di fare musica, canzoni nostre, una storia difficile da raccontare, però ci proviamo. Siamo nati sul litorale teramano e per forza di cose le nostre canzoni hanno dentro il giusto mix di genziana e mare.
- Quale significato ha il vostro nome? Come mai avete deciso di chiamarvi così?
Metanoia è una parola greca che significa cambiare modo di vivere e questo succede quando ci si accorge che qualcosa non va, quindi una sorta di riflessione interna iper costruttiva. Ci piace pensare che questo termine sia sinonimo di speranza.
- Il vostro sound come ho specificato prima, è una fusione del pop-indie italiano e il rock-britannico, come mai avete voluto mescolare questi generi per dar vita alla vostra musica?
Purtroppo non lo abbiamo scelto, la musica ci esce dalle mani così com’è, è un qualcosa che non dipende da noi. Questi generi sono quelli che più ci rappresentano per formazione e gusto, quindi siamo pervasi da questa creatura magica chiamata musica.
- Quali sono gli artisti di riferimento, coloro che hanno in qualche modo influenzato il vostro sound?
Ci dispiace deludere qualcuno ma non ci sono riferimenti particolari, ognuno ne troverà qualcuno in base a ciò che gli piace e ciò che ci sente, la libertà della musica è anche questa.
- Sappiamo che la vostra band nasce nel 2014 e che il primo singolo è uscito nel 2018 e si intitola “Colombo” per poi far uscire altri due singolo l’anno successivo. Volete parlarcene? Volete raccontare qualcosa su questi tre brani?
“Colombo” è un pezzo fresco che parla del viaggiare, sia in senso fisico che mentale, in cui non conta dove si va perchè l’importante è andare, in qualsiasi caso. “L’arte di essere sé stessi” è un incitamento ad essere sempre sé stessi per l’appunto, mantenendo una propria identità dando il giusto valore ai consigli delle persone, anche le più vicine. “Risiko” è un cazzotto in faccia contro la guerra, un brutto gioco reale in cui i più deboli ci rimettono sempre per primi e con maggiori conseguenze. Risiko dovrebbe essere solo un gioco da tavola sulla guerra, non un “gioco”’reale.
- Quali sono state le vostre maggiori soddisfazioni che vi ha regalato la musica? E invece quali sono le delusioni, se ce ne sono state.
La soddisfazione più grande è sicuramente vedere le persone sotto il palco cantare le nostre canzoni, quando ci dicono che quel pezzo gli ha lasciato qualcosa, lì significa che sei entrato dentro qualcuno ed è impagabile. Un’altra grande soddisfazione è l’amicizia che ha creato la musica, tra noi 4, perché oltre che suonare insieme, fuori siamo molto molto amici. Le delusioni per fortuna ci sono perché servono da esperienza, una su tutta l’incontrare componenti sbagliati che minano il nome della band o ciò che rappresenta.
- Parlateci del vostro ultimo singolo “Vivi (Carpe Diem)”. Com’è nato, com’è stato composto, di cosa parla, ecc. Raccontateci un po’ di questo bel brano.
Vivi è nato dalle nostre esperienze, mi spiego meglio. Essendo universitari abbiamo sempre l’ansia degli esami, di come trovare lavoro e tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Un giorno ci siamo guardati e abbiamo detto “basta ste’ ansie, scriviamoci sopra” ed è nata “Vivi”. È nata dalla nostra voglia di spensieratezza.
- Cosa pensate dei talent, li guardate? Partecipereste a uno di essi?
Li guardiamo molto poco, preferiamo incontrarci e comporre cose nuove e lavorare sulle canzoni. Se parteciperemmo? Non abbiamo mai affrontato questo discorso.
- Invece che opinione avete delle band che arrivati al successo, dopo qualche anno decidono di sciogliersi. Credete sia una scelta imposta, una scelta intelligente. Diteci la vostra?
Su questo non sappiamo che dire, magari un giorno che arriveremo al successo e ci scioglieremo sapremo ridircelo (scherziamo). Secondo me non è una scelta imposta, è marketing, solo quello.
- Cosa rappresenta per voi la musica?
Per noi la musica è un divertimento, qualcosa con cui divertirsi e condividere tempo insieme, se non fosse questo non avrebbe assolutamente senso.
- Abbiamo quasi finito l’intervista. Che progetti avete per il futuro? Avete già qualcosa di pronto da poter pubblicare?
Se tutto va come dovrebbe andare per dicembre dovrebbe uscire una nuova canzone (solo tu lo sai eh)
Domanda a scelta.
- C’è qualcosa che non vi ho domandato, ma avreste voluto vi chiedessi?
Sì, qual è il nostro sogno. Suonare a San Siro un giorno, una cosetta da nulla.
(Effettivamente... sognano in grande i ragazzi!! Allora, vi auguro buona fortuna!)
Metanoia - VIVI (Carpe Diem) Official Video
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