INTERVISTA A SIMONE SLIENT

Aggiornamento: 13 nov 2020

L'artista di oggi è Simone Slient, un ragazzo che ormai conosciamo tutti per la bellissima recensione pubblicata una settimana fa. Simone e la sua grande forza d'animo, con le idee chiare e con una voglia di musica e di rivoluzione. Andiamo a parlare con lui e a cercare di conoscerlo un po' più a fondo e sopratutto conoscere la sua musica.

Ciao Simone, tu sei uno dei ragazzi più attivi di FuturoITAliano, hai un sound particolare, ancora da perfezionare ma sentiamo che c’è qualcosa in te che piace.

- Simone raccontaci di te, racconta ai nostri lettori chi è Simone? Vogliamo sapere chi sei come ragazzo, che sogni hai? Che futuro ti immagini? Che paure hai?

Il mio sogno è quello di diventare popolare non dico famoso, ma di essere conosciuto dalle persone come Simone Slient. Non so ancora perfettamente cosa diventerò in futuro, spero di diventare qualcuno nel campo musicale. Una delle mie paure è quella di diventare qualcosa che non voglio, magari di crescere ma non riuscire a diventare ciò che voglio, di trovare un lavoro che non mi piace e non mi rende felice.

- Ora invece passiamo alla musica? Come mai hai questa esigenza che ti spinge a fare musica? Da dove nasce questa passione?

È iniziato tutto quando avevo 4 anni quando ho toccato per la prima volta una batteria e ho iniziato a imparare lo strumento, in parte c’è stato mio padre e in parte ho fatto da solo, infatti per questo lo ringrazio perché mi ha aiutato a diventare quello che sono, invece per i testi è iniziato tutto quando avevo 9 anni, avevo molti problemi e dal giorno in cui ho scritto il mio primo testo ho continuato perché in questo modo riesco a sfogarmi.

- Sei molto giovane, ma mi sembra di capire che hai le idee chiare, continuare a fare musica. Come vedi il tuo futuro, soprattutto nel mondo della musica?

Si è ovvio che continuerò perché ormai lo faccio da tanto ed è una delle poche cose che mi piace fare, il mio futuro nel mondo della musica non lo so, sai perché?

Perché alla gente interessa tutt’altro, la mia musica per fartela piacere devi ascoltarla bene.

- Ora parliamo un po’ del tuo ultimo progetto.

Il tuo ultimo singolo “All’anima” è un brano particolare. Raccontaci un po’ di cosa parla la canzone? Come mai hai scritto questa canzone?

All’anima parla della mia esperienza con il bullismo e di come mi hanno logorato dentro toccando l’anima, ma con il passare degli anni è in parte passato

- Chi sono gli artisti che ami maggiormente e che magari ti hanno portato sul genere che fai tu?

I miei artisti principali sono principalmente americani e di un certo livello, al primo posto ci sono i Red Hot Chili Peppers, poi ci sono i Led Zeppelin, Deep Purple, Jimi Hendrix e Pink Floyd i principali. Abbiamo capito che ascolto musica abbastanza vecchiotta ma che ha fatto la storia e che mi fa emozionare ogni volta e comunque mi da l’ispirazione

- Sappiamo che hai nel cassetto un album intero che presto farai uscire, di cosa parlerai nelle nuove canzoni?

Il mio nuovo album come tutti gli altri non tratta di un solo argomento ma di tutto è sempre un genere abbastanza alternativo un sound molto personale e spero che piaccia a chi lo ascolterà

- Come nascono le tue canzoni? Da cosa viene scaturita l’ispirazione e se dai più importanza al testo o alla musica?

Le mie canzoni nascono in base all’umore.

Se do più importanza al testo o alla musica? Tutte e due perché tutte e due sono importanti, da una parte il testo che se lo scrivi in modo incomprensibile ti capisci solo te e dall’altra la musica, se la musica è brutta la gente perde interesse e quindi perdi ascoltatori.

- Hai un brano dei ricordi e a quale brano dei tuoi sei più legato?

Sì ed è sognare, sembra stupido ma parla della mia batteria, ma questo piaceva tantissimo a mia madre, le ho dedicato questo pezzo che è davvero speciale per me .