L’intervista di oggi è ad un rapper milanese con un nome particolare, nato da una passione precedente e poi trasformato nel suo nome d'arte. Ha da poco pubblicato un album su tutti i digital store "Prequel", e sta ottenendo ottimi risultati. Lui è Ryan O'Conner, conosciamolo subito chiacchierando proprio con lui.
Ciao Ryan, piacere di conoscerti, benvenuto sulle pagine di PaKo Music.
- Presentati e raccontaci come mai hai scelto questo nome e spiegaci come ti sei approcciato alla musica rap?
Ciao a tutti i lettori e gli ascoltatori di Pako Music, sono Ryan O’Conner, rapper di Milano classe 95 ho iniziato a scrivere all’età di 14/15 anni pubblicando per la prima volta all’età di 17 anni. Prima correvo a livello agonistico nelle gare di motocross e da lì è nato l’alias Ryan che poi è diventato O’Conner nel corso degli anni. Mi sono appassionato alla musica grazie a mio padre che ascoltavi gruppi come i Pink Floyd i Deep Puprle, i Queen all’età di 8 anni, mi sono poi avvicinato al Rap americano con i primi dischi di eminem e di 50 cent, al rap italiano molto più avanti ascoltando i primi dischi di Salmo.
⁃ Raccontaci dei tuoi lavori precedenti, qual è il brano che ti ha regalato più soddisfazione e quale, invece, credi sia più rappresentativo per te?
Il brano che più mi ha consacrato è stato Dornoland, ha viaggiato per tutta l’Europa con condivisioni in Francia in Belgio e in Spagna. E’ il brano più legato al mio passato da pilota. Quello più rappresentativo ora come ora è contenuto nel mio album appena uscito e si chiama Piccolo, racconta molto di me a livello personale e emotivo, di conseguenza resto molto legato a quel brano.
⁃ Come mai hai intrapreso la carriera di rapper?
Diciamo che non mi è mai piaciuto la definizione di rapper, solitamente a questo appellativo sono legati molti pregiudizi quali il fatto di venire dalla strada, di trattare argomenti quali sesso, droga e fama.
Mi piace definirmi uno “storyteller” che non si limita a definirsi in un genere solo per la scelta delle basi.
⁃ Qual è il messaggio che vuoi lanciare quando scrivi un testo?
Come dicevo prima mi ritengo una persona molto emotiva ed empatica, mi piace far rivivere e descrivere sensazioni e vissuti attraverso a delle metafore più che mandare un messaggio diretto.
⁃ Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
A livello di rap italiano come dicevo prima sono molto legato a Salmo, poi ci sono Gemello, Noyz, delle nuove leve mi piace Izi, invece parlando di artisti internazionali ultimamente sto ascoltando molto Fivio Foreign, prima Asap Rocky, J Cole ecc.
⁃ Parliamo del tuo ultimo inedito, “Nuova Season” raccontaci di cosa parla e com’è nato questo pezzo?
Nuova Season è stato il primo brano dell’album, quindi anche il più “vecchio” e ha dettato benissimo la linea guida del progetto. Il brano vuole esaltare la contrapposizione tra l’ansia della frenesia della città e la voglia di mettersi in evidenza, questo contrasto che a mio avviso calza benissimo con la produzione, getta le basi per la composizione dell’abum.
⁃ “Nuova Season” è il primo estratto che anticipa l’album Prequel. Parlaci un po’ di questo progetto.
Prequel come dice il titolo colloca il progetto in una precisa posizione temporale, il messaggio dell’album è proprio quello di sfruttare il passato, il presente e il futuro come proprie armi per affrontare ogni evento nella propria vita. Come usare le nostre capacità per prepararsi al destino.
⁃ Dove prendi l’ispirazione per scrivere i tuoi testi?
E’ difficile da comunicare a parole, ognuno ha una propria maniera di approcciarsi alla scrittura, la mia è molto più naturale di quello che si può pensare, cioè lascio scorrere la vita e l’ispirazione mi arriva automaticamente.
⁃ Se avessi la possibilità, dato che ormai a Sanremo entrano anche i rapper parteciperesti? Invece a qualche Talent Show?
Quando si parla di portare a un livello più in alto la propria musica non mi tiro indietro, e visto che Sanremo è un grande passo sarebbe interessante. Stessa cosa non la posso dire per i talent che a mio avviso andrebbero evitati nella maggior parte delle volte.
⁃ Immaginati il tuo futuro. Come ti vedi e soprattutto, dove ti immagini tra dieci anni?
Sono uno molto discreto e non mi piace mettere le mani avanti pronosticando gli eventi (anche se il senso del disco è proprio cercare di arrivare a quello)
Penso che arriverò dove merito o almeno lo spero.
⁃ Stiamo vivendo un periodo storico tutti quanti, sotto diversi punti di vista. Il covid19 ci ha obbligato a rimanere a casa per due mesi circa. Come hai vissuto quel periodo di quarantena?
Bhe anche se é scontato dirlo per noi artisti avere così tanto tempo da dedicare alla propria passione é il massimo anche se poi in fondo ho visto che gli spunti presi dai miei colleghi a riguardo non andavano oltre alle rime sulle mascherine e cose simili… penso di aver imparato molto da questo periodo soprattutto guardando come reagiva il mondo intorno a me.
⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Vorresti tornare a fare eventi dal vivo?
Certo, al più presto e ci sto lavorando…
Ciao a tutti lettori di Pako!
Ryan O'Conner - Nuova Season
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