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Immagine del redattorePaKo Music

Intervista a Marzia Dalla Pietra

Abbiamo il piacere di fare due chiacchiere con una musicista, per la precisione con una chitarrista. Lei è Marzia Dalla Pietra, un’artista a 360° ma ora scopriremo di più parlando direttamente con lei.


MARZIA DALLA PIETRA -LIVE-

Ciao Marzia, è un piacere conoscerti, allora partiamo subito presentandoti ai nostri lettori e raccontando brevemente chi sei.

Ciao. Sono nata da genitori umili, padre operaio e madre artigiana.

Non ho terminato le scuole superiori perché ero una ragazzina molto timida e chiusa e solo la musica mi ha salvata in quello... Il palco, infatti, ora dico sempre che ha fatto fin troppo. Ho sempre amato anche disegnare, forma d'espressione anche quella, ma solo volti, visi, occhi e punti luce. Sono molto credente e non mi vergogno più di dirlo a nessuno rischiando a volte di essere presa per bigotta... Non mi importa. Lo sono e sono sicura che ogni talento che ci è stato donato, ci è stato donato per uno scopo. A me ha donato la musica per "salvarmi" ma nel vero senso della parola, e il disegno per mettere su cartoncino quello che voglio esprimere.

Ho 46 anni e sono mamma single e gran lavoratrice.


- Com’è nata la tua passione per la musica? Ricordi la prima volta che ti sei avvicinata al tuo strumento?

La mia passione per la musica è nata con mio padre, lui cantava sempre e bene, ed io mi incantavo ad ascoltarlo.

La prima volta che mi sono avvicinata al mio strumento è stato il giorno prima della S. Cresima. Un mio zio mi regalò finalmente la chitarra classica che tanto ambivo avere e ricordo che la notte la sdraiai accanto a me per poterla toccare ad ogni ora della notte e per rendermi conto che non era un sogno, ma realtà. Finalmente avevo anche io una chitarra!!!

La mattina della domenica ricordo che era una mattina di Settembre e, alle 7.00, mi ritrovavo in balcone a cercar di capire come funzionavano quelle 6 corde e che suoni sarebbero potuti uscire e in che posizioni … annusavo l’odore del legno...quel profumo tanto buono.


- Sei una chitarrista, però da quello che ho capito suoni anche altri strumenti oltre alla chitarra, qual è quello che preferisci?

In verità sono la “chitarrista della domenica” e faccio tutt’altro mestiere.. La chitarra è il mio primo ed unico strumento al quale sono legata, ma confesso che ultimamente sto cercando di fare amicizia con il basso ( che per me è uno strumento davvero fantastico) e anche con la tastiera, ma sono proprio impedita, però mi cimento lo stesso tanto per divertirmi.

Preferisco a tutti gli strumenti, ovviamente, sempre quello a 6 corde, la chitarra...la mia migliore amica in eccellenza.


- Raccontaci delle tue esperienze sui palchi, e soprattutto raccontaci un aneddoto in particolare legato alla musica.

Racconterò un aneddoto simpatico, ora posso dire così…

Avevo 19 anni ed ero al mio primo saggio di chitarra e decisi di mettermi sul palco decidendo di cantare e suonare …. Cominciai benino ma, ad un certo punto mi bloccai...vidi solo buio, nero totale, c’era un silenzio assoluto. Niente, non mi ricordavo più chi ero, dove ero e cosa stavo facendo … Guardai mio padre sotto al palco come per chiedergli aiuto ma lui, poverino, eh mica sapeva cantare in inglese.. i Beatles? John Lennon? Immagine? No… mi guardò come per dirmi : ” ah guarda...non so come aiutarti...dai!!! dai che ce la fai!” e poi, dal fondo della sala, si sentì una

signora alla quale ero molto legata gridare il mio nome, ma così forte lo gridò… e tutti applaudirono per darmi coraggio… Beh.. ripartii alla grande e finii la canzone…



- Sei una chitarrista, come mai adesso hai deciso anche di cantare? E come mai, sempre brani stranieri, è un caso o non apprezzi la musica italiana? Ho deciso di provare a cantare perché mi è sempre piaciuto farlo, anche se non apprezzo la mia voce, ma alcuni pezzi hanno dei testi così belli, soprattutto l’inglese lo trovo molto melodico. Apprezzo la musica italiana ma pochi Artisti e non ho mai fatto esperienza con il genere italiano.


- Hai mai pensato di scrivere canzoni? Immagina di scriverne una in questo momento, di cosa parleresti? Scrivere canzoni in italiano lo trovo molto impegnativo perché è molto difficile per me dire, raccontare ed esprimere e far arrivare alle persone ciò che senti tu. Mentre in lingua straniera, ad esempio in inglese, lo trovo molto più semplice… una parola può avere vari significati…l’italiano non perdona… Se dovessi scrivere una canzone, parlerei di mio padre…

- Quali sono gli artisti che ami di più e quelli che hanno influenzato maggiormente il tuo percorso? Io da sempre sono una AC/DC dipendente, DEEP PURPLE dipendente, molto rock anni ‘ 70 e ‘80. Non sono stata influenzata da nessuno, apprezzo i generi che prediligo ma, alla fine, non imito nessuno di loro, voglio suonare con le mie mani, la mia testa e con il mio cuore…



- Cos’è per te la musica? Cosa rappresenta per te? La Musica per me è stata tanta forza, coraggio, compagnia, linfa, carattere. Mi ha aiutata moltissimo. Il palco, la sfida, il mettersi in gioco, l’emozione che ancora adesso ho, appena inizia tutto sul palco e che poi svanisce verso il 5’ pezzo della scaletta.

La Musica per me è una Gran fortuna che abbiamo ricevuto e che dobbiamo sempre custodire con tanto Amore, almeno un briciolo di quanto lei ne da a noi… per me è così… non potrei stare senza, mai… sarei spenta e vuota. Qui potrei scrivere una enciclopedia intera per tutto ciò che lei da a me da sempre…

- Cosa pensi della musica che scala le classifiche al giorno d’oggi? La musica delle nuove generazioni. Non sono un’amante della musica dei giorni d’oggi purtroppo. Non mi ci ritrovo, non mi arriva, non mi da nulla, di conseguenza non l’apprezzo. Purtroppo, ma è così per me.

- Pensa a un artista famoso, con chi ti piacerebbe collaborare? Mi piacerebbe collaborare con Dave Fenley, non è molto famoso, ma è un cantante chitarrista country moderno.. con lui mi piacerebbe fare un pezzo a due chitarre e cantare con lui… sarebbe troppo divertente ed emozionante….

- Stiamo vivendo tutti un periodo difficile per colpa di questa pandemia. Cosa farai, musicalmente parlando, appena torneremo a essere liberi come prima? Appena questa pandemia finirà, sicuramente con le Hot Chili Girls cominceremo a riprendere in mano la scaletta e a suonare e divertirci ancora e più di prima, sperando nella riapertura in sicurezza dei locali, e poi, continuare a suonare country con il mio Amico Michele Villa con il quale ho un duo acustico, Stone Cottage.

Fare musica, condividerla . Ogni gruppo per me, è famiglia, e io ne ho ben 2 , sono fortunata…


Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta. - C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.

No, credo di aver detto tutto.

 

Video Live di Marzia Dalla Pietra con le "HOT CHILI GIRLS"

E con Michele Villa, il duo "Stone Cottage"



 
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