Oggi abbiamo il piacere di intervistare una giovane artista, un talento davvero particolare. Oltre ad essere una cantante, anzi una cantautrice, è anche una musicista e si occupa della produzione. Il suo nome è Jay, leggete la sua intervista per conoscere lei, la sua musica e il suo punto di vista.
⁃ Ciao Jay, benvenuta sulle pagine di PaKo Music. Allora raccontaci un po’ di te… da dove vieni e cosa fai nella vita?
Vengo dalla provincia di Roma, una piccola città di mare, e nella vita ho fatto di tutto:
Dalla babysitter alle pulizie, fino a lavorare per una ditta di famiglia.
Ho sempre lavorato per finanziare la mia musica.
⁃ La prima cosa vorrei sapere è se Jay è il tuo nome d’arte o è il tuo vero nome. Come seconda domanda invece, come e quando ti sei approcciata alla musica, come hai iniziato il tuo percorso e in modo particolare alla scrittura?
“Jay” è un nome d’arte che un giorno, quando avevo 16 anni circa, uscì fuori per caso mentre facevo il giochino con la linguetta della coca-cola.
Hai presente? La giri finchè non si stacca mentre ripeti l’alfabeto ed uscì la “J”.
Fu un battesimo d’arte, per così dire.
Fin da piccolissima amavo suonare, ho sempre avuto strumenti musicali e fingevo di fare concerti quindi credo sia un qualcosa di innato, è venuto al mondo insieme a me, ma ho iniziato a scrivere davvero una volta finite le medie (o giu’ di lì) perché mi regalarono la mia prima chitarra (Si chiama Ronnie, tutti diamo nomi ai nostri strumenti) ed ho iniziato ad accostare le frasi che scrivevo come sorta di “memo” sui quaderni ad una melodia.
- Cosa vuoi comunicare con le tue canzoni, con i tuoi testi? E quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Cerco sempre di toccare argomenti considerati “importanti” e di non fermarmi alle solite canzoni d’amore (Anche se amo scrivere d’amore).
Ho parlato di disturbi mentali, razzismo, momenti bui della vita, violenza, differenze tra umani che non vengono ancora accettate e parlerò sempre di tutto questo perché reputo la musica una via universale che bene o male arriva a tutti.
Vorrei che le persone ascoltassero, anche solo per caso, un mio pezzo e pensassero:
“Wow, questa canzone parla di me. Qualcuno mi capisce”
Credo sia estremamente importante sentirsi compresi anche solo da una canzone.
I miei riferimenti musicali sono vari e spaziano parecchio proprio come i miei brani.
Passo dalla musica italiana anni 50-60 con quei testi semplici e romantici, alla musica rock anni 80 con quei ritornelli accattivanti che ti restano in testa fino ad arrivare al mio genere preferito e cioè il pop/punk anni 2000 quindi si parla di blink 182, sum 41, three days grace ecc
⁃ Il tuo ultimo lavoro è “Apatethic”, io personalmente, lo trovo geniale… Vuoi parlaci di questo esperimento? Di cosa parla il testo?
“Apathetic” è la descrizione semplificata della depressione.
Essendo un argomento delicato, che mi colpisce personalmente, ho deciso di mettere in musica tutti quei pensieri “sconfusionati” che salgono quando la testa sta male ed è un discorso introspettivo.
In poche parole parlo della voglia di sentirsi apatici ma contemporaneamente la sensazione di sentirsi patetici di fronte certe emozioni negative.
⁃ Hai una voce molto particolare, complimenti e sei anche brava a suonare, se non sbaglio ti occupi anche della produzione, giusto? Quello che colpisce spesso sono le tematiche e il sound, vuoi raccontarci qualcosa di più?
Grazie! La mia voce o viene amata o viene odiata, non ci sono vie di mezzo, e questo perché (come hai detto tu) è considerata “Particolare”.
Personalmente la trovo una voce normale ma io chi sono per giudicarmi? Non sono neutrale.
Le tematiche, come dicevo pocanzi vengono da un vissuto particolare e pesante, a modo suo, quindi so che là fuori c’è gente che la sera si mette a letto, indossa le cuffie e cerca qualcuno che racconti come si sentono.
Io vorrei essere quel qualcuno.
Il sound varia perché amo pazzamente sperimentare senza fissarmi troppo su un genere che magari mi semplifica le cose.
Non voglio fare le solite canzoni che passano in radio, voglio creare nuovi stili, nuovi sound, nuove idee che magari possono influenzare altri artisti emergenti.
⁃ Hai in cantiere altri brani? Altri progetti in arrivo?
Sto lavorando al mio secondo album, vi spoilero il nome: “Alien”
Ho deciso di chiamarlo così perché c’è chi negativamente mi definisce tale ma io lo trovo un complimento perché piu’ osservo gli umani e piu’ desidero essere di un altro pianeta.
⁃ Adesso vorrei andare un po’ più nella sfera personale. Come ogni artista, anche tu attiri applausi e invidie. Cosa pensi di queste persone infelici e che non hanno nulla da fare durante il giorno? Come affronti le accuse? Quale consiglio suggeriresti a qualcuno che viene insultato sui social?
Mah, io credo che le persone siano arrivate a pensare di poter dire qualsiasi cosa poiché protetti da un nome falso o da dati personali, tipo la foto profilo, nascosti.
Questo la dice lunga sulla frustrazione della gente che sente il bisogno di sfogarsi su persone che di base non fanno altro che ciò che amano fare, che siano bravi o no poco importa.
Nella vita reale tutto ciò non avverrebbe mai.
Fossi in una piazza affollata a suonare, chi avrebbe coraggio di mettersi lì, a volto scoperto, ad insultarmi pesantemente o a minacciarmi? Solo un folle, forse.
Ecco, sui social siamo in quella piazza ma la gente pensa di poter essere cattiva perché nessuno li vede in faccia ed io alle persone senza volto né nome voglio dire che, mi spiace, ma non esistete.
Invito chiunque nella mia situazione, sotto l’odio mediatico, ad ignorare il più delle volte o di rispondere con garbo pungente.
Non dovete abbassarvi ai loro livelli ma nemmeno subire come fosse tutto normale o meritato.
Nessuno merita odio, anche chi lo getta sugli altri.
Se la cosa dovesse diventare troppo pesante, comunque, e l’odio dovesse essere eccessivo e incontrollabile, invito le vittime a denunciare e a prendere provvedimenti perché i bulli vanno smascherati e messi davanti alle proprie gesta.
Un Bullo davanti alle conseguenze, perdonate il francesismo, si cagherà sotto.
⁃ Se ti offrissero l’opportunità di andare a Sanremo o magari di partecipare a qualche talent, accetteresti?
Non accetterei di andare in qualche talent, ho già rifiutato in passato ad essere sincera.
Non voglio essere l’ultimo personaggio catapultato nel mondo della musica che vende, che non dice nulla ma fa ballare la gente, una meteora per così dire..
Una di passaggio che tra 20 anni finirà sui giornali col titolo “Che fine ha fatto Jay”?
Ma a Sanremo forse ci andrei, lì ci va musica seria o almeno dovrebbe essere così anche se negli ultimi anni stiamo perdendo anche Sanremo.
⁃ Come immagini il tuo futuro artistico tra dieci anni?
Tra 10 anni mi immagino con una fanbase di persone dall’anima candida, senza piu’ odio attorno alla mia musica, e con qualche riconoscimento per qualche mio brano che ha toccato tanti cuori.
Mi immagino nella mia semplice casa, magari sul mare, a comporre qualcosa che non sarà di fama mondiale ma che farà felici quelle persone che aspettano con ansia una canzone che racconti le loro storie anche se non ci conosciamo.
⁃ Abbiamo passato un periodo tosto durante il lockdown e che, tra l’altro, non ne siamo ancora usciti, come hai trascorso quelle giornate?
Ho lavorato a nuova musica, ho fatto tante cover in versioni diverse dalle originali, ho prodotto 2 album per due artisti (Uno per Andrea Mantis che uscirà a breve) e mi sono immersa nell’arte.
Solo così potevo uscirne al meglio e sopportare il peso della situazione.
- Ormai siamo giunti al termine dell’intervista, l’ultima domanda la lascio a te. C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma che avresti voluto ti domandassi?
Beh, mi auto-domando:
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Beh jay (haha) vorrei fare l’autrice e la compositrice per altri artisti perché a me della fama non importa ma della musica sì e punto a fare quella.
Magari un giorno a Sanremo un artista salirà sul palco e il conduttore dirà “scritta e composta da Jay”.
Video APATHETIC - JAY
Contatti Social JAY
Bellissima intervista!!! Canzone particolare, molto attuale. Top!
Intervista molto interessante, alcune domande e risposte sono davvero importanti. Bravi tutti.