Con tanto piacere oggi andiamo a fare due chiacchiere con un’artista campana, animo rock ma con studi classici. Andiamo subito a scoprire chi è la cantautrice Giusy Minervino.
- Entriamo subito in argomento, raccontati un po’… chi è Giusy?
Un’ insegnante, musicista, cantante, tastierista che ama l’hard rock e l'heavy metal… in particolare gli Iron Maiden.
⁃ Quando e in che modo ti sei avvicinata alla musica? E come mai poi hai scelto questo genere musicale?
Avevo 5 anni e mi regalarono una pianolina giocattolo; mia madre si accorse che riuscivo a riprodurre e a cantare i gingle pubblicitari; a 2 anni cantavo tutte le canzoni di Modugno che ascoltavo alla radio e cantavo in “finto “Inglese le canzoni che ascoltavo al Juke Box.
Ho iniziato a studiare pianoforte molto presto; a 10 anni sono entrata in Conservatorio.La mia passione , però, è sempre stato il rock, ma soprattutto l’hard rock e l’heavy metal. Hp scoperto gli Iron Maiden con l’album “Killers” che mi hanno subito appassionato; con l’arrivo di Bruce Dickinson mi sono letteralmente innamorata della sua voce e della sua potenza che mi è stata di grandissima ispirazione.
⁃ Come ho detto inizialmente, hai un’anima rock ma anche attitudini classiche, raccontaci la tua passione per la musica e il canto lirico?
Ho iniziato a studiare pianoforte molto presto; a 10 anni sono entrata in Conservatorio per studiare Pianoforte e successivamente canto Lirico conseguendo il Diploma finale. Ringrazio tutti i miei validissimi insegnanti che mi hanno formato perfettamente a livello musicale, fornendomi le basi essenziali della musica e della composizione.
⁃ Quali sono i tuoi riferimenti musicali e i personaggi che ti hanno influenzato di più?
Cantanti come Freddy Mercury, Ronnie James Dio e Bruce Dickinson sono I miei idoli indiscussi insieme a Michael Jackson e Withney Houston che hanno influenzato non poco il mio modo di cantare. Deep Purple, Led Zeppelin, ACDC , Black Sabbath,The Who, Queen sono tra i miei gruppi musicali di riferimento.
⁃ Parliamo un po’ del tuo inedito “Breath (the Air Is Not Enough)", spiega ai nostri lettore com’è nato questo brano e di cosa parla?
Il brano, nato dalla preziosa collaborazione con Marco Conte, nasce in seguito alla morte della mia adorata mamma; nei pochi giorni in cui sono riuscita a stare con lei, vedevo la sua grandissima fatica nel riuscire a respirare, sebbene fosse attaccata ad una bombola di ossigeno; sono stata l’ultima persona che ha visto, quando ha esalato l’ultimo respiro.
Questo momento mi ha segnato profondamente e, come ogni persona che fa musica, sono riuscita a convogliare tutto il mio dolore in un pezzo forte ed esplosivo, proprio come era mia madre.
- Questo brano è il tuo primo lavoro pubblicato, cosa dobbiamo aspettarci prossimamente? Hai già qualcos’altro nel cassetto?
Ho nel cassetto almeno una decina di pezzi; ne vedrete anzi ne ascolterete delle belle!
⁃ Sei partita dallo studio del pianoforte al canto lirico, per poi finire col fare rock. Devo dire che è molto interessante questa fusione. Ti piace sperimentare? Quali sono i tuoi riferimenti musicali e vocali?
Il Cross over, l’epic metal sono tutti generi nati dalla fusione di vari stili musicali; mi piace molto sperimentare e mescolare i vari generi; avendo una grande estensione vocale , mi diverto molto a passare da un genere all’altro.
⁃ Qual è il tuo più grande sogno?
Pubblicare un album e poter condividere la mia musica.
⁃ Cosa pensi dei talent show e di tutti i programmi che propongono musica?
Penso che siano una vetrina mediatica interessante, ma sinceramente so che in questo settore ci sono retroscena che il grande pubblico non conosce. La musica vera si fa altrove.
⁃ Cosa provi quando scrivi una canzone e quando la canti?
E’ davvero una fortuna poter esprimere se stessi con la propria musica; l’emozione è davvero indescrivibile e ogni autore credo sia fiero di poterla condividere con il proprio pubblico.
⁃ Stiamo vivendo un periodo storico tutti quanti, sotto diversi punti di vista. Ci sono tanti artisti che si lamentano per il blocco dei concerti, tu cosa ne pensi? Secondo te cosa sarebbe giusto fare?
Bloccare i live e i concerti dal vivo non è stata, per me , una buona idea. Con un minimo di prevenzione e accortezza e scegliendo location adatte, la musica dal vivo potrebbe tranquillamente tornare a farci vivere le emozioni che questa pandemia ci ha immeritatamente tolto.
⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta. C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
La mia età….ah ah ah
Giusy, perché hai deciso di comporre musica inedita così tardi nella tua vita?
Era venuto il momento di esternare tutto quello che per anni ho tenuto in fondo alla mia anima.
Giusy Minervino - Breath (The Air Is Not Enough)
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