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  • Immagine del redattorePaKo Music

Intervista a Dylan

Lui è un ragazzo con una sensibilità straordinaria e per noi questa intervista è un vero onore, oltre che essere un immenso piacere. Lui è Dylan e alcuni di voi lo conoscono già, lo hanno già potuto ascoltare a X-Factor 2020, quindi ora parliamo direttamente con lui per poterlo conoscere meglio.


Ciao Dylan, complimenti per l’artista e per la persona che sei.

- Raccontati un po’, chi è Dylan?

Ciao, inanzitutto grazie per l'opportunità.

Mi chiamo Dylan ho 21 anni e sono nato a Ferrara nel 1999.

I miei genitori dopo una separazione hanno mandati me, e le mie 2 sorelle di sangue, in affidamento in una casa famiglia di Faenza.

Mi sono subito potuto interfacciare col mondo della musica, diciamo che è stata sopratutto lei a salvarmi da una situazione così complicata e difficile.

Infatti nella nuova casa c'era un bellissimo pianoforte in legno che mi ha praticamente stregato.

Ho iniziato a suonare e dopo anni ho imparato a suonarlo discretamente sa autodidatta.

Così è nata la passione per la musica che si è poi tramutata in scrittura e quindi in nuovi pezzi.


- Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Come detto prima la musica mi ha aiutato a superare il momento più complicato della mia vita, subito dopo l'affidamento.

Forse sarebbe meglio dire che la musica si è avvicinata a me, mi ha accolto e mi ha letteralmente salvato.


- C’è stato un momento nella vita in cui hai capito che la musica doveva essere il tuo futuro?

Avevo forti dubbi a riguardo.

Per questo ho voluto provare un talent.

Direi che il momento in cui è finita quella esperienza ho capito che dovevo fare della musica la mia vita.


- Parliamo del tuo inedito, "Non mi basta". Il tuo brano mi è piaciuto molto per la delicatezza e la grinta che ci hai messo. Vuoi spiegarlo per coloro che ci stanno leggendo? Di cosa parla e com’è nato?

Il pezzo è nato dopo una dura separazione con una ragazza a cui tenevo molto che, dopo mesi di relazione, ha voluto di punto in bianco chiudere senza neanche dare un motivo preciso. Ci ho messo giorni a realizzare.

Pensavo :"ma com'è possibile? Davvero è finita in questo modo?".

Non capivo cosa avessi fatto di male. Non capivo perché lei che mi ha sempre dimostrato di essere presente e di volermi tutto d'un tratto non volesse più.

Sono caduto a terra come vetro, così inizia la canzone, ed è esattamente così che mi sono sentito. Fragile come vetro, mi sono diviso in mille pezzi.

Pensavo a come passavamo le giornate e quanto apparentemente stavamo bene, il mondo sembrava nostro, ma tutto è svanito e come autodifesa ho fatto svanire i suoi ricordi.

Li ho fatti diventare cenere. Ho poi scoperto che in realtà era perché aveva trovato un altro ragazzo. Un ragazzo che dopo mesi l'ha lasciata in un modo simile a come aveva fatto lei con me. Un ragazzo che le ha fatto del male. Tutto questo non mi sembrava normale.

Io le avrei dato il mondo e lei ha scelto uno che alla fine la ferita.

Certo non poteva saperlo, ma nella mia rabbia ho voluto mettere nel pezzo questo concetto di karma. C'erano certi giorni che non riuscivo a mangiare quindi mi sfogavo con carta e penna. Ho messo nel pezzo i miei pensieri, le mie domande, le mie paure ma sopratutto tutte le emozioni che provavo in quel momento. Mi sentivo oppresso.

Molti mi chiedevano come mai fosse finita. Cosa fosse successo. Mi sentivo come dentro una morsa. Come in mezzo a due pareti che si stringevano sempre di più e mi lasciavano da solo, al buio.

Mi chiedevo come stesse lei, quando stava con me e hai usciva con un altro.

Come fa una persona a tradire? Come fa una persona a prendere cosi tanto in giro un'altra che la ama. Alla fine ho lasciato intendere che ne sono uscito e che non sto più male per la nostra storia. Non mi bastava più quell'amore che speravo tornasse, volevo di più, per Me.

E fortunatamente ho trovato tutto quello che avevo sempre desiderato.

La ragazza che è accanto a me ora, ma questo non centra con "Non mi basta".


- Come ho accennato prima, hai partecipato a X-Factor. Vuoi raccontare la tua esperienza? Com’è stata? Cos’hai provato sopra quel palco e davanti ai quattro giudici?

L’esperienza di xfactor è stata la più bella della mia vita.

Ho deciso di iscrivermi a Febbraio, preso da forti dubbi riguardo al mio sogno di fare della musica la mia vita, e’ stata un’occasione capitata a pennello in un periodo dove non vedevo speranze, in cui ero perso. Mettendo in dubbio la possibilità di essere un artista, mettevo in dubbio una grande parte di me stesso. Mi è sempre piaciuto scrivere, mi è sempre piaciuto cantare. Solo che vedere tutti quegli sforzi, tutti quei soldi messi da parte per andare in studio, tutte quelle corse dopo lavoro per poter trovare due o tre minuti in più per scrivere, non valere nulla mi faceva sentire come se stessi cadendo in una voragine di tristezza.

Cliccando invio in quella domanda di partecipazione volevo capire se il gioco valesse la candela. Non mi aspettavo niente ma allo stesso tempo, nel profondo, ci speravo immensamente. Appena arrivò la chiamata del pre-casting ero felice, a tal punto che sembrava avessi già vinto. Poco dopo, senza neanche accorgermene, ero già alle audizioni. Durante il viaggio in macchina inizialmente ero euforico, non mi sembrava vero, poi però i dubbi cominciarono a salire e la paura nacque assieme ad esse.

Pensavo a quanti ragazzi erano li a seguire il proprio sogno e a quanti di quelli avevano avuto una preparazione molto più vasta rispetto alla mia.

Ho avuto paura ed ho fatto pure fatica a dormire quella notte.

Il giorno dopo c’era il soundcheck. Ho adorato quella giornata. Ho fatto molte più amicizie di quanto mi aspettassi, ero li nel mio mondo pieno di musica e di arte.

Ero sotto i riflettori ed ero fiero di quello che stavo facendo, per la prima volta in vita mia.

Per fortuna sono tornato a casa con 4 si. Mi sembrava tutto surreale.

Sono stato davanti ai 4 giudici per 15 minuti ma mi sono sembrati 30 secondi.

Avevo fatto colpo, era andato tutto come avevo sperato.

Non è durata molto ma mi sono tenuto stretto quei momenti che mi ricorderò per sempre.

Dopo l'eliminazione dal talent inizialmente mi è caduto il mondo addosso.

Io ci credevo veramente e appena uscito da Cinecittà non ho fatto altro che chiamare la mia ragazza e spiegarle tutto. Le ho detto che ero infelice, arrabbiato con me stesso.

Forse avevo sbagliato qualcosa, forse ero troppo in ansia, forse davvero non ero pronto, lei mi ha risposto che nonostante tutto era fiera di me e che questa non era la fine ma uno spettacolare inizio. Mi ricordo di aver sorriso e di aver pensato che in fondo era vero.

Grazie a Ruggero Ricci, Nicolò Lopez e a quello che potevano insegnarmi sentivo che ce la potevo fare!

Ringrazierò per sempre X-factor, in cosi poco tempo mi ha fatto maturare cosi tanto.

Ora è il momento di dimostrare che sono più che pronto e che nonostante le varie cadute bisogna rialzarsi e continuare a lottare per raggiungere i propri obiettivi.

Ed ora è proprio questo quello che farò.


- C’è qualcuno che ha influenzato il tuo mondo artistico?

Li ho già accennato prima, i due ragazzi che hanno influenzato maggiormente il mio mondo artistico sono Ruggero Ricci e Nicolò Lopez.

Mi stanno dando una grande mano per entrare nella mentalità di professionismo e dedizione. Bisogna lavorare!! Questo è il loro motto.

Ed è giusto cosi, ci sto mettendo tutto me stesso e spero, un giorno, di arrivare in alto.


- Sei un cantautore, dai più importanza al testo o alla musica?

Penso che un pezzo forte sia l'insieme di entrambe le cose.

Quindi io cerco di dare la stessa importanza ad entrambe.


- Come nascono le tue canzoni? Da dove prendi spunto per un nuovo testo?

Di solito nascono davanti al pianoforte o alla chitarra.

Con dei giri di accordi e con parole inventate, se sento che sta uscendo qualcosa di buono accendo subito il registratore e poi si va.


- La cosa che mi ha colpito di te è la delicatezza nel modo di fare, l’educazione. Descriviti con un aggettivo.

Solare


- Stai ottenendo davvero ottimi risultati (tutti meritati). Cosa ti aspetti dal futuro? Quali sono i tuoi sogni?

Non sono uno con un alta autostima.

Non nascondo che spesso penso che non ce la farò mai a raggiungere i miei obiettivi.

Il mio sogno è fare musica e mi aspetto che un giorno riuscirò a vivere di essa.


- Siamo arrivati a fine intervista, questa domanda la lascio sempre a scelta… C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma avresti voluto ti chiedessi? Avete la libertà di domandarti qualcosa e risponderti.

- Per chi tenevi in questa edizione di Xfactor?

Vergo❤ è uno dei pochi arrivati in finale che ho conosciuto. Ha davvero un cuore d'oro.


 

Dylan "Non mi basta" - Official Video



 

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